Per cogenerazione si intende il processo di produzione combinato di elettricità e calore, entrambi intesi come effetti utili, tipicamente attraverso un processo a cascata.
Si possono individuare quattro flussi energetici principali che interessano un sistema cogenerativo:
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Potenza termica F generata dalla combustione del combustibile alimentato all’impianto.
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Potenza elettrica netta W che risulta essere il primo effetto utile.
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Potenza termica utile netta Qu che risulta essere il secondo effetto utile del sistema.
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Potenza termica dispersa Qdiss che risulta dalla somma delle dispersioni varie legate ai vari processi presenti nel sistema.
La cogenerazione è un processo dalle superiori caratteristiche termodinamiche che permette davvero di ottenere significativi risparmi energetici.
In un processo non cogenerativo, infatti, la produzione del calore utile avviene in una caldaia attraverso una combustione che “distrugge” buona parte dell’energia pregiata contenuta nel combustibile. In un impianto a cogenerazione, al contrario, la produzione termica avviene in maniera molto più efficiente, in quanto, tra il combustibile e la generazione di calore, è interposto un ciclo termodinamico in grado di sfruttare la parte di calore prodotto ad elevata temperatura.
L’obiettivo fondamentale della cogenerazione è quindi quello di sfruttare al meglio l’energia contenuta nel combustibile, in modo da consumare meno energia primaria (in questo caso gas naturale) e da ridurre l’impatto ambientale.
La nuova Centrale Termoelettrica di Colleferro è del tipo a “cogenerazione ad alto rendimento”: permette cioè di ottenere una produzione combinata di energia elettrica e calore a partire da una sola fonte di combustibile con un indice di risparmio energetico di energia primaria (Primary Energy Saving) superiore al 10%.
Con il nuovo impianto è quindi possibile ottenere:
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una riduzione dell’impatto ambientale a livello di emissioni e di rilascio di calore;
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una riduzione delle perdite di trasmissione e distribuzione per il sistema elettrico nazionale, in quanto l’impianto è in prossimità del bacino d’utenza;
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un miglioramento della modalità di fornitura del calore, in quanto più efficiente dei sistemi tradizionali.
Questi progressi consentono così di ottenere la conformità con quanto sancito dal Protocollo di Kyoto, l’accordo internazionale contro l’inquinamento ambientale. Il nuovo impianto, inoltre, è in linea sia con il piano sulla qualità dell’aria della Regione Lazio, che prevede vincoli più severi sulle emissioni rispetto agli standard nazionali, sia con la direttiva 2004/08/CE dell’Unione Europea, che promuove l’installazione di impianti cogenerativi ad alto rendimento come “mezzo per risparmiare energia e lottare contro i cambiamenti climatici”.